LA
MATERIA OSCURA COINCIDE CON L’ANTIMATERIA OSCURA ?
[Farinaldo
S. Queiroz et al., Is
the dark matter particle its own antiparticle ?, arXiv:1610.06581v1
[hep-ph]]
Gli
autori del lavoro teorico in premessa suggeriscono un esperimento dai
dati sulla rivelazione diretta di materia oscura particellare, il
quale dovrebbe fornire prova convincente se le particelle di materia
oscura coincidono o meno con le loro antiparticelle. Il requisito
importante per condurre tale esperienza è la misurazione precisa
delle sezioni d’urto spin-indipendenti sopra tre differenti nuclei,
che fungono da bersagli sperimentali, e di interpretare tali segnali
in termini di materia oscura auto-coniugata (particella =
antiparticella) e vedere se una tale interpretazione è consistente
con i dati. Se non lo fosse, la materia oscura dovrebbe essere
differente dalle sue antiparticelle. Gli autori identificano le
regioni dello
spazio dei parametri dove la
procedura sperimentale potrebbe essere particolarmente fattibile. I
risultati ottenuti indicano che i segnali futuri degli esperimenti di
rivelazione diretta di materia oscura, se sufficientemente accurati,
potrebbero essere usati per stabilire se le particelle di materia
oscura coincidono o no con le loro antipartìcelle, un ulteriore
passo in avanti per stabilire la natura della materia oscura.
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